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Comune di Castelbellino
Castelbellino: informazioni turistiche
CENNI GEOGRAFICI
Castelbellino è un comune italiano di 4.707 abitanti della provincia di Ancona nelle Marche.Castelbellino, il più piccolo comune della provincia di Ancona, si erge a 267 metri sul livello del mare e la sua caratteristica posizione, vicinissima alla pianura, ma elevata, lo avvicina ai paesaggi del pre-appennino marchigiano, su cui domina l'azzurra visuale del monte San Vicino. Il toponimo Castelbellino deriva da Castrum Ghibellinum, nome che il castello, rifugio di ghibellini fuoriusciti dalla vicina Jesi, ebbe una volta ricostruito verso la metà del XIV secolo.
CENNI STORICI
La cinta muraria (Tratto dal libro "Castelbellino storia arte sviluppo" di Riccardo Ceccarelli) Non è facile individuare il nucleo primitivo del castello e delle sue mura che costituirono il Castrum Murri dal XI al XII secolo. Accresciutosi negli anni, il castello fu restaurato con una nuova cinta muraria verso la metà del Trecento, come vuole la tradizione, dai Ghibellini che vi si insediarono. Nel 1517 fu incendiato dalle truppe del duca di Urbino Francesco Maria della Rovere. "Del castello originario resta l'impianto abitativo di forma ovale circondato nel tratto meridionale da mura scarpate formate da blocchetti di pietra e mattoni, su cui sono sorte abitazioni. Nello stesso tratto si apre la porta di accesso al castello, ai piedi di un torrione quadrangolare scarpato, attraverso la quale una stradina in salita conduce all'interno della cerchia muraria in cui sussistono ancora spazi liberi e in cui le abitazioni si dispongono a formare l'anello edilizio e una fila mediana secondo l'asse maggiore dell'ovale". Via Proferno è la strada-scalinata che introduce al castello. Sopra la porta, anticamente fortificata, vi è la torre dove fu costruito il primo orologio. Un'altra torre a pianta quadrata, l'attuale Torre Civica, fu trasformata nel campanile della chiesa di S. Marco. Nel 1837. Sul campanile-torre, in una posizione più alta di quella sulla porta di entrata al castello, fu sistemato poi l'orologio pubblico. Poco oltre la porta d'ingresso al castello, sulla sinistra, era ubicata la vecchia chiesa parrocchiale di S. Marco. Il palazzo dell'ex Mutuo Soccorso rivela una ristrutturazione realizzata verso la fine del Cinquecento o nei primissimi anni del Seicento; una scala a chiocciola da via Proferno immette ai vari piani del palazzo ed esce nel centro storico.
DA VISITARE
Piccoli gioielli d'arte sono la Chiesa di S.Marco (1767) e l'antica Chiesa di S.Maria delle Grazie risalente alla fine del '400. In auto, Castelbellino è raggiungibile percorrendo la Superstrada SS 76 della Vallesina; Jesi è ad appena 12 Km, Ancona a 30 Km e le stupende Grotte di Frasassi distano soltanto 21 Km. La Superstrada si snoda parallelamente al fiume Esino offrendo al viaggiatore la vista di dolci e arrotondate colline, ornate da campi ordinati che si rivestono di colori sempre diversi con il passare delle stagioni. In cima si intravedono le sagome di piccoli centri storici, tutto intorno pievi e solitari casolari, spesso nascosti alla vista da boschetti di gelsi, cipressi e querce. Il castello compare all'improvviso sulla sinistra, facendo capolino dal seducente verde della campagna marchigiana, come una piccola gemma incastonata s ulla sommità della collina . Una denominazione curiosa ed un paese unico nel suo genere: Castelbellino non smentisce il suo nome. Dalla parte della superstrada il pendio è molto scosceso: la rocca dominava proprio questo versante, controllando il tracciato dell'antica strada di fondovalle, diversa da quella odierna. il Castello sembra vigilare ancora oggi sia sulle vecchie case dell'antico"borgo", quasi accucciate sotto le possenti ali del vecchio maniero sia le nuove frazioni sorte a valle evocando immagini che conservano intatto il sigillo del tempo. Una volta usciti dalla SS 76 ci si inerpica per 3 km su una strada panoramica, tutta curve, da dove si gode, in caso di aria tersa, di una splendida veduta sull’intera media Vallesina, fino al mare. La campagna è ben curata perché molto abitata, sfruttata con culture diverse, divisa in tanti poderi, con alberi da frutto, siepi, muretti, orti, ulivi, filari di viti, zone di bosco, carraie a tornanti puntellate da tronchi contorti di querce secolari, gelsi e larici che sembrano gigantesche puntine ordinate da una mano divina. In alto si scorgono le mura e le due torri campanarie di Castelbellino.
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