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Comune di Cerreto d Esi
Cerreto d Esi: informazioni turistiche
CENNI GEOGRAFICI
Cerreto d'Esi è un comune italiano di 4.005 abitanti[1] della provincia di Ancona nelle Marche.
CENNI STORICI
Castrum Cerreti, ovvero il Castello di Cerreto d'Esi, è ubicato nell'entroterra marchigiano, in provincia di Ancona. Ha una posizione elevata di 265 m. sopra il livello del mare e oggi conta circa 3200 abitanti. Questo castello ha conservato molto della struttura urbanistica originaria, anche se modificata, nel corso dei secoli, per cause sismiche, belliche o di deterioramento. Possiamo ipotizzare basandoci anche sulle notizie storiche relative ai castelli circostanti, che esso sia stato costruito inizialmente non per difesa militare, ma come snodo commerciale tra i territori limitrofi. Cerreto infatti, non era in posizione strategica dal punto di vista militare, ma situata vicino ad importanti centri economici e nelle vicinanze di una ramificazione minore della via Flamimia (zona di Collamato). Successivamente si è avuta la trasformazione in castello medioevale vero e proprio con un signore, il suo seguito ed i sudditi, ma il massimo splendore lo raggiunse intorno al 1500. Il significato della parola Cerreto è riportato in molti dizionari etimologici italiani e deriva da «Cerrus», cioè cerro, pianta della famiglia delle querce. Il primo documento certo dell'esistenza del Castello di Cerreto è rappresentato da una pergamena del monastero di San Vittore delle Chiuse del 1090, ove si legge «locus qui dicitur Cerreto». Nelle Memorie storiche di Matelica di Camillo Acquacotta si riporta la data 1160 in relazione al Conte Attone Attoni di discendenza longobarda, quale signore sia del castello di Albacina che di quello di Cerreto. In un documento storico del 1211, Appigliaterra di Guarniero di Atto, signore feudale dimorante in Cerreto, si sottomise insieme ai suoi uomini al comune di Fabriano. Nello stesso anno, in un'altra pergamena, si legge che Pietro Attone di Gozo ed il pievano (prima menzione certa dell'esistenza di una pievania nel castello) Guido di Rinaldo assoggettarono a Fabriano i loro uomini ed i loro beni. Negli anni successivi si ebbero altre sottomissioni, tra le quali quella del 1213, attuata da Alberico di Morico, che si fece castellano di Fabriano ed assoggettò al comune sia gli uomini che ha in Cerreto sia quelli che ha in Albacina; divenne poi sindaco di Fabriano intorno al 1226. Molti signori, governando il territorio di Fabriano,avevano giurisdizione anche su quello di Cerreto; nel 1214 Aldovrandino, marchese d'Este e della Marca Guarniera, nel 1250 Federíco Il, dal 1259 al 1263 Manfredi, nel 1322 Ludovico il Bavaro, nel 1347 Ludovico I re d'Ungheria, il quale donò il Castello di Cerreto alla famiglia dei Chiavelli per ricompensarla del buon trattamento ricevuto durante il suo passaggio nel territorio fabrianese. Successivamente, nel 1383, i cerretesi si ribellarono a Guido Chiavelli; ne seguì l'assedio di Cerreto con la vittoria dei suoi abitanti. Nel 1390 il Castello passò di nuovo sotto il dominio dei Chiavelli e vi rimase fino al 24 maggio 1435 quando la nobile famiglia fabrianese venne trucidata nella Chiesa di S. Venanzo. Pochi mesi dopo, precisamente nell'agosto del 1435, Fabriano, non avendo più un proprio signore, si sottomise agli Sforza, per evitare rappresaglie dopo l'eccidio dei Chiavelli. Ma già nel 1444, Cerreto non era più sotto il dominio degli Sforza. Nel 1515 passò sotto il vicariato dei duca Giovanni Maria Varano signore di Camerino. Nel 1537 gli abitanti del Castello, diedero autorità a tre uomini (Lorenzo de Tommaso, Damiano De Andrea e Grazioso De De Tommaso) di stilare uno statuto. Esso consta di 76 articoli relativi all'osservanza delle festività, al procedimento da seguire per l'elezione dei quattro, alla disposizione delle sentinelle, alla condotta sanitaria da rispettare all'interno del Castello, ai compiti del Castellano, alla durata del Camerlengo e ai suoi obblighi nei confronti dei castellani. Il Castello dovette più volte affrontare il problema della pestilenza: nel 1300 ci fu un imponente abbandono.
DA VISITARE
Il castello di Cerreto, lambito ad ovest dal corso del fiume Esino, è situato in una zona di ampio utilizzo agricolo. Caratteristica dell'area è la presenza dei castagneti. Nei dintorni vanno visitati: la chiesetta rurale detta l'Incrocca; la Madonna della Venza, nei pressi della strada che conduce verso Albacina; Le Grazie, lungo la via che conduce alla frazione di Cerquete, fondata nel 1598. Numerose sono anche le chiese rurali che svolsero nel passato un ruolo importante: San Giovanni Battista, esistente già nel 1219 ; San Leopardo, riedificata nel 1647; Sant'Anna; Santa Lucia, una tra le chiese più antiche, ora di proprietà privata.Da vedere Porta Giustiniana, la chiesa della Collegiata caratterizzata da una parete romanica di pregevole fattura nel cui interno è possibile ammirare un crocifisso ligneo risalente al XVI secolo. Di notevole importanza la Torre Civica, detta di Belisario, rappresentante delle origini medievali di questo borgo.
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Bed and Breakfast nel Comune di Cerreto d Esi Tot: (1) -
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