Chiamata anche la signora del Conero, Numana situata alle falde del monte omonimo, fu nei secoli Quarto-quinto e sesto a.C. uno dei principali porti commerciali dell’Adriatico, ruolo che mantenne anche dopo la conquista romana del territorio marchigiano fino al terremoto del 558 d.C., che segnò l’inizio della sua decadenza. Per ritrovare testimonianze di quell’epoca d’oro si possono visitare L’antiquarium statale e della fonte romana nei pressi del santuario del crocifisso. Poco lontano la cittadina si trova anche l’area archeologica dei pini, dove è visitabile il gestore di una necropoli picena. L’angolo più suggestivo del centro storico di Numana è la Costarella , una via interamente costituita di scalini, utilizzata un tempo tra i pescatori che la percorrevano per recarsi al porto. L’altro simbolo della città è la torre, in realtà un arco che rappresenta l’unica testimonianza medievale del quale non è ancora chiaro: monumento o un fortino difensivo, campanile o addirittura sagrestia della chiesa.