Circondato da quei vigneti dai quali, fino dai tempi degli etruschi, proviene il celebre verdicchio, il centro storico di Jesi è racchiuso ancora dentro un sistema difensivo di origine trecentesca fatto di mura, torrioni e fortini. Il cuore della cittadina di piazza Federico II, l’ex foro Romano, sulla quale si affacciano edifici sette-ottocenteschi, il Duomo, l’ex chiesa di San Floriano, oggi trasformata in teatro, l’annesso convento sede del museo archeologico e il museo diocesano con la sua ricca collezione di opere d’arte sacra per ammirare una consistente collezione di opere di Lorenzo lotto bisogna invece visitare la pinacoteca civica, ospitata nel settecentesco palazzo Pianetti , riconoscibile per le 100 finestre aperte sulla via sottostante tra i numerosi dipinti esposti, anche un polittico considerato tre grandi capolavori di Lotto e, nelle sale dedicate all’arte contemporanea lavori di Guttuso, Sassu e Pistoletto. L’altra grande emergenza culturale di Jesi è il teatro Pergolesi , scenografico tempio della lirica Italiano eretto nel 1791 nell’attuale piazza della Repubblica. Tra la fine di aprile i primi giorni di maggio a Jesi si svolge il palio di San Floriano . La celebrazione prende il via con la tradizionale scampanellada de San Florià per le vie del centro storico, prosegue con l’annuncio dell’araldo per le vie della città murata, concerti di musica antica, gare di tiro con l’arco, cortei storici, taverne medioevali e la corsa della campana tre diversi comuni della Vallesina.